L’ Analisi Transazionale (d’ora in poi A.T.) è il quadro teorico – pratico che utilizzo con i miei pazienti per guidarli alla comprensione del problema/sintomo per il quale arrivano in terapia. Mi avvalgo di tecniche della terapia cognitivo – comportamentale e della gestalt. Nel lavoro clinico non mi limito alla risoluzione del sintomo, ma qualora il paziente voglia farlo, lo guido alla comprensione profonda del suo problema, creando collegamenti tra la sua situazione attuale e la sua storia evolutiva, così da mettere in luce quali comportamenti, adattivi un tempo, nel presente non lo portano ad essere soddisfatto della sua vita. Nel lavoro di psicoterapia parto dal presupposto che terapeuta e paziente sono co – costruttori del processo di guarigione, il primo con le proprie competenze, il secondo con le proprie risorse e capacità. Il lavoro che svolgo con gli adulti si caratterizza per un approccio di tipo contrattuale. A partire dall’analisi del problema o sintomo che il paziente porta, e a seguito di una fase di diagnosi, della durata di 3 incontri circa, durante i quali mi avvalgo di strumenti specifici di diagnosi, stipulo con il paziente un vero e proprio contratto di lavoro, nel quale viene definito l’obiettivo da raggiungere. L’obiettivo suddetto può consistere nella gestione / eliminazione di un sintomo, quale ad esempio ansia o depressione, o ancora in un cambiamento rispetto a modalità di relazione che risultano in qualche modo fonte di disagio. Il percorso di psicoterapia richiede un numero di incontri, definibili a partire dalla diagnosi, da tenersi, in particolare nella fase iniziale con cadenza settimanale.